lunedì 11 giugno 2012

Paolo Frigo - Entre o trem e a plataforma


em busca de algo romântico
caí dentro o vão
entre o trem e a plataforma
me espalhei pelo chão

aqui tem cara que grita
um puxa outro empurra
um ouve um funk
e fala merda, sei lá

aqui tem lixo na rua
e o mendigo que pedi
até o transito fede

meu chefe reclama
porque atraso no trem
mas lugar melhor de aqui não te,

me apaixonei pela bagunça
me sinto nu turbilhão
e adoro isso tudo
sujeira e multidão


http://www.youtube.com/watch?v=p5veDbypW0k&list=LLlpHbGwwdiW6BY6MjG1pkog&feature=mh_lolz

venerdì 18 novembre 2011

Finalmente una canzone: L'abbandono (Gli Orsi)




Ho scritto questa canzone perché qualcosa dentro di me lo chiese. Si chiudeva un capitolo importante della mia vita e dovevo fargli una colonna sonora. É un fatto tragicomico che accade a molti... dopo alcuni anni di fidanzamento, ci si lascia.
Non e mai morto nessuno (forse), comunque in quel momento li, ti senti solo morire, che vi possa essere una resurrezione (che poi sempre arriva) non ti passa minimamente per la testa.
L' ambientazione ideale sarebbe quella vecchia corte vicino a casa dei miei, abbandonata, in rovine; cade a pezzi. Avrebbe reso perfettamente la drammaticitá del pezzo, anche se ne avrebbe perso di acustica, o almeno di volume.
Fatto stá che oggi è il 18 novembre e fa un freddo cane, ed é così umido che se passi sotto un albero sembra piova. La casa abbandonata, in declino e rovina dietro di me c'è, è solo oltre le mura. Immaginatela.
Ho registrato questo pezzo perché il mondo esterno continua a chiedermelo e la Musica tutto sommato, torna sempre nella mia vita. Venerdì scorso, alle una di notte, dopo il quanto vinello, Antonello mi disse che ho l'oro tra le mani e non me ne accorgo. Dunque questo è per Voi, e sopratutto per Me :).
A fine video tengo addirittura lo sguardo in camera con gli occhi aperti per più di mezzo secondo. Non perdetevelo!!!

CLICCA!!!!
http://youtu.be/S3iZv3G6Jfg

giovedì 27 ottobre 2011

... nobilita l'uomo!


Sei giorni di lavoro di magazziniere. 12 ore di lavoro al giorno circa... tra disorganizzazione, levataccie, chiacchiere, momenti morti, corse, e (mio) totale menefreghismo.
Ho giurato a me stesso che è l'ultima volta che sottopongo il mio IO VERO, quello splendente, ricco, vivo, (attualmente ancora coperto di fango) ad una auto-umiliazione del genere. Non so però a quale dei miei confusi "io" l'ho promesso, per cui non so se manterrò la promessa. (risate del pubblico).
Io non ho il fisico. Sarò sensibile o extraterrestre, tanto da considerare lavoro=sacrificio=guadagno un'aberrazione; sarò un pappamolle come pensano i miei e molte altre persone che incontro (sigh); sarà che se non fossi costretto dal mio fisico a non affrontare un tal sacrificio (che poi è più animico che fisico) continuerei come uno stronzo a portare pazienza e ad ingoiare questo amaro boccone, come fanno (quasi) tutti.

Ebbene, Oggi alle ore 17 sono crollato ed ho "abbandonato" i miei colleghi di una settimana al loro triste destino... rimanere li! :)
Per consolarmi ,ieri mi sono fatto uno spritz, oggi una pizza... ed evito di parlare dell'argomento "compensazione del vuoto con il cibo".
Comunque sia, mi meritavo una bella doccia completa; 
pensai: "una brutta giornata, non si muove una foglia, ho la testa ovattata, non ho nanche una voglia, non c'è via di scampo... si, devo farmi per forza uno..."


giovedì 20 ottobre 2011

CADE LA PIOGGIA...


"...e tutto lava" dicevano i Negramaro, oppure "le cose cambiano" cantavano i Marta Sui Tubi.
Fatto sta', questa pioggia ha lavato via quelle che sembravano le mie volontà ed ha scoperto le fragili fondamenta sulle quali si reggeva il tutto.

Nella sostanza, non sono riuscito a concretizzare il mio progetto di andare a vivere a Torino e portare con me la mia compagna.
Mi ero ostinato a portare avanti questa idea di vivere la e fare la scuola di teatro di Philip Radice.
Alla fine, presa la decisione, devo ammettere che la mia era pura ostinazione, volevo almeno riuscire a concretizzare una cosa, dato che fino ad ora non vi ero riuscito, e sopratutto non dover ammettere il palese fallimento.
Soluzione: si va a San Paolo. Karina si iscrive ad una specializzazione in linguistica e ad una scuola di scrittura drammaturgica, io al corso di regia.
"Ammazziamo" un po' di nostalgia della famiglia, passiamo l'inverno al caldo (dicembre è come se fosse giugno) e tentiamo la carta di vivere e costruire una vita la. Il Brasile è un paese in crescita e con molte opportunità di lavoro (sopratutto San Paolo, dove sono le scuole), l'importante sarebbe volerci vivere, in una città del genere :). Urgesi incontrare produttori locali di olio di oliva e vino di qualità. :).





domenica 16 ottobre 2011

ENERGIA?! (la canzone)


E' davvero tutta una questione di energia... ?! ... quella che cerco, quella che reprimo, quella che sfogo, quella che arriva dal l'alto.
A volte mi manca, la cerco... voglio frutta, miele, uova, parmigiano, pane, pasta. Energia - energia, Forza! Voglia di andare, di fare, di rischiare.

A volte mi schiaccia e la sento come un nodo in gola, pesante, che non si scioglie. A volte la sfogo quando faccio esercizio fisico, quando mi diverto. A volte mi infiamma, come ieri sera.
Prendo la chitarra, suono, canto, urlo, scrivo. Abbozzo una canzone, da questa scintilla che sale dalla spina dorsale.
All'inizio sono un fiume impazzito, sono carico.
Alla fine sono asciutto, spento... oddio cosa è successo!!?
Quanta energia ci vuole per reggere un'intuizione, un regalo che viene (forse) da chi è sopra di me.
Allora scrivo, mi butto, provo, riprovo, e (fondamentale) registro. Altrimenti, passa mezz'ora e passa la sbornia. Dopo non mi ricordo più niente, nel file che ho registrato c'è un altro che canta. O meglio sono IO, ma chi? :).

E' stata una bella esperienza, ora riprendo in mano quel abbozzo di canzone (Saturno?) nemmeno sembra irresistibile, o meglio non nella sua forma attuale.

Ho imparato due cose:
1 - l'immagine de l'inizio, quella è da tenere sempre  "due persone vestite di bianco stanno simmetricamente una di fronte all'altro, tra di loro una guaina, un telo, un velo, li divide ma sopratutto li intralcia. Impedisce loro di vivere la loro strada"... questa immagine o qualunque altra sia, la prima, la più forte va tenuta nel cuore e ricordata... è quella che ti dice "scava qui dentro, Frigo, parla di questo cazzo" quella che ti porterà alla fine del pezzo.
Location: Porta Palazzo (Torino), mercato frutta e verdura alle 17 di un qualsiasi giorno, prima che puliscano.
2- mai scrivere direttamente nella pagina del blog, per sbaglio si fanculizza la pagina e tocca fare daccapo :)

Durante questi momenti magici, mi sento un po' così :) :



always lohv.

venerdì 14 ottobre 2011

Prime intenzioni su "Saturno"


" Saturno" o qualcosa di simile, dovrebbe essere il titolo di un mio prossimo lavoro, e forse il primo, teatrale.
Saranno pressoché azioni fisiche, con molta musica. Direi anzi che l'ispirazione per lo spettacolo, o meglio, per lavorare con il corpo è venuto da questi due pezzi:

Valentina Dorme - Vanessa

Zu- Solar Anus
(nella mia mente malata questo pezzo sarebbe la colonna sonora intera, tipo clip, della storia di un pugile, nell'annosa e tipica lotta di tutti i guerrieri, con se stesso)

Più tutto il disco "Melodies of Certain Damaged Lemons" dei blod Red Head, di cui possiamo qui assaggiarne la drammaticità nella sua essenziale scarnificazione.


L'idea di "Saturno" è venuta come simbolo, del mio senso di distanza da questo pianeta, per parlare di me, di quanto mi senta non terrestre. Saturno è poi il pianeta del mio segno, considerato un pianeta "difficile" perché quando passa fa ordine al caos, facendo si che si abbandonino cose superflue, è perchè è il pianeta della "privazione", a significare la mia fatica a vivere, qui, ai confini della galassia, con voi stronzi terrestri.

Amore.

venerdì 7 ottobre 2011

L'acustica dell'anima (una canzone "poetica", di lontananza)

Questa è già una canzone, rimasta incompleta come molti dei miei desideri.
Mio fratello Gaston vi ha collocato questi accordi, ma essendo stato un lavoro faatto via mail (!!!) soffre della non cura dei dettagli.

Questi testi sono un invito (aperto a tutti voi) a mettervi le mani ed a confrontarvi con me se vi va.
Paolo
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Mim
se tu fossi qui
Cmaj7
mi scalderei un po di più
La Lam7
mi sento freddo e mi manchi tu

Mim
chissà qual'è 
Do
l'acustica dell'anima
La
con quali note
La7
 può vibrar

Do
e far entrar
La4
infinito calor
Mim
a braccia aperte
Sol
a cuore infranto

Rem
e intanto canto
  Lam
e cammino nel color
Sol
di questa gioia
Rem
nel rimpianto
di un vagito
Sol
non sentito
Fa Mi
che doloooooor